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Nunzio Micale - Vieste (FG)

In passato, le comete, corpi celesti che arrivano da regioni lontane del Sistema Solare, erano temute in quelle che erano le loro apparizioni in quanto si credeva portassero con sé sciagure e disgrazie, come malattie, carestie e guerre. Oggi ovviamente sappiamo che si tratta di innocue “palle di neve sporca”, alcune di esse danno spettacolo se abbastanza grandi e se non troppo distanti dalla Terra.

Sicuramente il 2020 sarà ricordato in ogni libro di storia, assieme a questo 2021, per via della moderna pandemia che sta colpendo drasticamente la vita di tutti, un maledetto virus di nome SARS-CoV-2. E proprio l’anno scorso diede spettacolo la cometa C/2020 F3 (NEOWISE) con la sua bellissima coda di polveri rimasta visibile ad occhio nudo per tre settimane, in uno scenario da incubo.

E probabilmente quei giorni d’estate sono stati per me i più belli del 2020, distraendomi da quella pesante situazione per dedicarmi al suo monitoraggio, ricordo ancora le levatacce prima dell’alba per osservarla e fotografarla.

Questo scatto mostra la cometa Neowise a ridosso della torre di Porticello, fotografata con una Canon eos 70D il 14 luglio da Vieste, ad una focale di 300 mm. Per esaltare la dinamicità del segnale e i colori presenti sono stati sommati 30 scatti con esposizione variabile tra i 10” (per via del crepuscolo) e i 30”, ISO 100-800 su Advanced VX NexStar, più 3 scatti HDR per il paesaggio senza inseguimento per compensare l’effetto mosso. Elaborazione con Deep Sky Stacker e Photoshop.

Specifico che lo scatto è il risultato di una visione ultra-dinamica in contesto reale resa possibile dal sensore della macchina fotografica, che, come risaputo, è diverse volte più sensibile rispetto ai nostri occhi, tanto che si è resa visibile anche la coda di ioni.